Stessa verità, stessa meta…

C’è una bellissima espressione nella "Bhagavatam":

Anche i grandi saggi e i santi si riuniscono frequentemente, senza alcuna considerazione della superiorità dell’uno verso l’altro, e si ricordano l’un l’altro della verità”.

Esponiamoci agli insegnamenti di diversi maestri, eliminiamo ogni pregiudizio; rendiamoci conto che tutti questi grandi uomini: Gesù, Buddha, Mosè, Krishna, ed altri, si sono sforzati alla ricerca della stessa verità, della medesima meta, anche se espressa in maniere e forme differenti.

Potete chiamare questa meta: libertà dal dolore, dall’angoscia, libertà dalla paura, pace suprema, potete chiamarla nirvana, moksha, salvezza, coscienza cosmica; in definitiva, tutte queste parole vogliono dire esattamente la stessa cosa, senza alcuna differenza, eccetto il modo di scriverle e pronunciarle.

Swami Sivananda ci ricordava che la salvezza è dentro di noi, che nessuno può porgercela. Se la liberazione è dentro di noi, se il “Regno di Dio è dentro di noi”, se la strada è dentro di noi, allora, perché non siamo consapevoli di questa salvezza? Quali sono gli ostacoli, cosa ostruisce la visione della verità? Com’eliminare questi ostacoli? Questo è il problema principale. Per ricordarci di questa verità, per rendere il messaggio più vivo, ho messo insieme dei libri, raccogliendo e traducendo da diverse scritture.

“Venkatesananda Yoga” non è niente di nuovo, niente di speciale, eccetto il fatto che è quello che ho appreso dal mio Guru Swami Sivananda.

Swami Venkatesananda, prefazione a: "E' vero questo Io?", Associazione Yoga Sivananda, Vasto

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